FRANCESCO ARONE

Ho appena corso ieri a Caselle (TO), oggi è una distanza quasi uguale e per la prima volta corro una gara dietro l'altra, ma questa è dura considerando i 2 km di sterrato che devo affrontare a piedi nudi. Prima di partire visualizzo il percorso e sono tentato a correre con le scarpe ma e solo un'idea che presto passa in secondo piano. Ecco lo sparo e perdo qualche secondo perchè devo togliere ancora le scarpe, ma facendolo rapidamente recupero il tempo perso.

Eccoci nella località dell’aeroporto Torinese, arrivo presto, ho tutto il tempo per un pisolino di 30 minuti, ma prima ritiro i documenti gara. Inizia a fare caldo e poi non c’è molta gente come mi aspettavo ma in zona ci sono altre gare. Dopo il minuto di silenzio (forse per il terremoto che ha colpito la toscana) si parte, corro con il passo di 3:50 al km, fin quando al 5^ km mi raggiunge la prima delle ragazze con delle persone accanto e commento dicendo al gruppetto: “ bé, io posso dire di essere più veloce nei 5000 metri” e nel frattempo passiamo il chilometraggio dei 5.

Eccoci a Giaveno, sono fortunato perché trovo parcheggio proprio alla zona partenza. Faccio un buon riscaldamento come mi hanno spiegato i veloci. Tutto pronto per questi 11 km di dura salita, almeno cosi mi raccontano chi l’ha fatta. Ecco lo sparo, ho male al tallone destro, ma in corsa non si sente. Per me la gara inizia dopo il 3^km quando incomincio a superare invogliandomi a raggiungere sempre quello che mi precede, quando a distanza vedo un marocchino alla mia portata, appena lo affianco lo saluto in arabo, lo supero dandomi la forza psicologica per aumentare il passo.

Appena arrivato a Fenestrelle faccio un giro di ricognizione della prima parte del tracciato e subito mi spavento vedendo quanti pietroni ci sono. Trenta minuti prima partono le donne e poi arriva il nostro turno; ecco lo sparo e superata la prima parte di gara inizia il calvario degli scalini, non finiscono mai, tanto che chiedo informazioni ai volontari quanto manca all'arrivo, ma loro non mi aiutano perchè parlano dell'arrivo in minuti e non in metri.

Non avrei neanche dovuto partecipare a questa gara perchè viene organizzata dalla società atletica dove sono tesserato (Podistica Vinovo), ma gentilmente il presidente Fausto Barbieri mi concedette l'autorizzazione. Ecco lo sparo e per fortuna a differenza di Chieri di domenica scorsa questo tracciato e tutto su strada asfaltata, ottimo vantaggio per me che corro a piedi nudi.

Ricordo ancora la mia primissima gara competitiva corsa a Carignano a piedi nudi, località dove sono nato e vivo (Borgata Ceretto), ora torno a distanza di anni e con tanta emozione non vedo l'ora che arrivi quel giorno, potete anche solo venire a vedere e se avete un cane sarà un connubio perfetto per tutti (vedi locandina)

Corro nel paese dove vivo e sono nato, anche se non sono in ottima forma considerando che la mia uscita sportiva e stata la gara di domenica scorsa, quindi ho saltato 2 allenamenti importanti che potevano servire per fare bene questa sera. Corro con il pettorale n. 002, mai avuto così basso. Nella fase di riscaldamento incontro Mittica Saverio (Calabrese) un uomo più grande di me ma anche più veloce che ci incontriamo spesso nelle gare e dove in zona di arrivo lo vedo ma non riesco mai a superarlo. Eccoci alla linea di partenza, la gara è stata ridotta da 3 giri previsti a solo 2 ovvero 6 km.

Eccoci a Chieri, arrivo presto e ritiro il pettorale cosi ho tutto l'occorrente per iniziare una gara che questa settimana ho preparato bene. Sento lo sparo anche se non volevano farci partire fin quando non indietreggiavamo sulla linea di partenza, ma ancor prima molti ragazzini commentavano la mia corsa a piedi nudi.

Una garetta non competitiva di soli 6 km ma ben organizzata per il piccolo paese. L'organizzatore Paolo Ascia (assessore allo sport) stamani ha preparato bene questo evento facendo correre prima i ragazzi delle elementari e medie e poi tocca a noi con qualche minuto di ritardo,ma chi se ne frega quando corri in libertà e senza troppe regole da rispettare come il Cip", il nastro di partenza,i giudici che urlano per indietreggiare fino alla riga di partenza (chi corre conosce bene questi contesti). Polonghera si trova a 8 km circa da casa mia, molte sono le persone che mi conoscono.

Questa gara incomincia ancor prima di domenica, la radio che ascolto (Numberone) mi intervista in diretta. Il Giorno prima della manifestazione anche La Stampa, il quotidiano si mette in contatto per scrivere di me. Ecco il giorno della gara, sono contento perché la mia famiglia (Genitori e sorella) sono presenti. Ecco lo sparo si parte e mi rendo conto di correre forte , tanto che riesco a tenere il passo delle prime 2 donne, che per i primi 3 km incito quella che duella con un'afroamericana e gli urlo con voce sicura: "dai prendila". " Aggredisci". " Fagli vedere chi sei".