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Barclays Milano City Marathon
Grazie all’organizzazione che nelle ultime ore sono riusciti a farmi partecipare senza indugi e problematiche. Ecco la mattina della gara piove molto e per me oggi corro il percorso nuovo con partenza da Rho. Iniziano i preparativi prima della partenza dove siamo nei garage al coperto con un gruppo di afroamericani che suonano i tamburi. Tutto è pronto e mi reco alla partenza in zona top runner dove mi hanno riservato la partenza avanti per evitare infortuni iniziali considerando che corro a piedi nudi. I fotografi e le telecamere si accorgono immediatamente del mio arrivo e incominciano a immortalarmi e fare l’intervista in diretta che viene trasmessa da Sportitalia2 (questi episodi mi entusiasmano tantissimo dandomi la forza di continuare nelle mie imprese). Sono colpito e sbalordito quando Linus di Radio Deejay si avvicina e mi dice: “Anche oggi a piedi nudi?” (non mi aspettavo che si ricordasse di me). Prima dello sparo d’inizio un minuto di silenzio in ricordo del calciatore Piermario Morosini morto ieri in campo per un arresto cardiaco e dopo l’inno nazionale si parte, non vedevo l’ora considerando che stare fermi faceva freddissimo. Parto e già da inizio gara tantissimi corridori come non mai prima mi salutano, mi apprezzano, mi incitano, mi dicono: ” Ti ho visto qua, ti ho visto là, sei ovunque, non molli mai!”. Verso l’8^ km corro con il gruppo del pacemaker delle 3 h e 15 min, solo che ci sono tantissimi corridori ammucchiati e la questione diventa pericolosa perché non ho la visuale necessaria per vedere se trovo imprevisti sulla strada come ad esempio pietre, chiodi e vetri, ma decido di continuare fino al 25^km quando mi avvantaggio di qualche metro. Arrivati al 30^km tengo ancora il tempo da record personale ma non dura molto perché mi superano gli stessi ragazzi del pacemaker. Un episodio che mi fortifica è quando i corridori incontrano pozze d’acqua e tentano in tutti i modi di deviarle, i primi del gruppo urlano spaventati dicendo ” Pozzangheraaaaa” e di conseguenza tutti si spostano mentre io le calpesto tutte senza nessun tipo di problema ( le deviazioni improvvise che loro facevano per le pozze dell’acqua io le faccio per evitare chiodi, vetri e pietre: questo è un buon motivo per farlo). Da questo momento inizio a pensare quanto sia ancora lunga visto che le mie energie iniziano a diminuire ma l’esperienza e le tecniche psicologiche personali che uso danno buoni frutti fin quando arrivando al 39^ km mi fermo per dei problemi fisiologici e vedendo una cabina del telefono mi infilo dentro ma e solo un falso allarme che mi fa perdere concentrazione e qualche minuto prezioso. Poi il francese che nella sua lingua dice di avermi visto alla Ventimiglia – Montecarlo dandomi la carica emotiva di continuare fiduciosamente fino al traguardo. E’ stata una gara durissima con ritmi velocissimi e tutta sotto l’incessante pioggia che quando arriva l’aria faceva freddo ma riesco a concludere con un tempo che non era nei miei pronostici concludendo in 3 h 29 min 29 sec. Questa maratona e diventata veramente ad alti livelli risolvendo un sacco di problematiche con il traffico cittadino, molte le persone che decidono di aiutare gli atleti con la loro presenza, ottima anche l’idea di correre la maratona a tappe perché nei cambi ci sono moltissimi corridori pronti ad aiutarti con incitazioni e applausi.