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Stramilano Agonistica Internazionale
Questa è la prima mezza maratona che ho svolto con la podistica di Vinovo. Eravamo in molti e sul bus che ci ha portato alla partenza ho potuto fare amicizia con tanti nuovi compagni di atletica. In viaggio non ho accennato al fatto che avrei percorso la gara a piedi nudi ( gli altri non mi conoscevano e non mi andava di sentire commenti negativi che potevano influire negativamente sul rendimento della gara), ma durante una fermata in autogrill a mezz'ora da Milano mi sono deciso a parlare: molti sono rimasti increduli fino a quando, alla partenza, mi sono tolto le scarpe pronto per correre. Il momento è stato emozionante: mi vergognavo un po' ma allo stesso tempo mi sentivo gasato e pieno di adrenalina, in più uno dei miei compagni aveva avvisato il cameraman e indicava i miei piedi scalzi, pensate l'emozione! Quando la gara ha inizio capisco subito, dai primi momenti, di stare bene e prendo coraggio. Sono leggermente avvantaggiato rispetto a molti altri tracciati perchè ci sono lose di pietra grandi e liscie che mi permettono di correre agevolamente... anche se le trovo solo in qualche incrocio sono comunque sufficienti per recuperare un po' senza avere dolori. Anche la musica che mi accompagna e il pubblico che incredulo mi guarda, osserva e commenta elogiandomi e applaudendomi, mi aiutano molto; ad un certo punto anche la polizia mi applaude! Ma gli imprevisti non mancano mai, infatti dopo aver svolto quasi tutta la gara arrivo al parco Sempione e prima di entrare nella mitica Arena mi trovo davanti a uno sterrato. Mi prende un colpo perchè in un attimo so di essermi giocato tutto: non riesco a correre per la troppa ghiaia che mi crea tanto dolore, mi fermo e in un attimo vengo superato da più di 50 persone. Ma un gruppo di Giapponesi appena mi vede inizia a incitarmi a più non posso e mi scatta qualcosa, sento di non poterli deludere anche se non li conosco. Come se niente fosse inizio a correre forte, fortissimo, fino a superare il dolore e la fatica accumulata in tutti gli ultimi kilometri. Finalmente la ghiaia finisce e arrivo all'ultima curva che porta all'entrata dell'arena: al di la delle transenne vedo Gianluca Territo, un altro corridore della mia podistica (che oggi non correva) che mi incita e mi da la forza di fare uno sprint negli ultimi 200 metri che mi permette di recuperare le 50 persone che mi avevano superato prima ed anche qualcuna di più! Io amo gli sprint finali, sono la cosa più bella di tutta la gara perchè dando il massimo di te stesso finisci tutta la benzina che ti è rimasta nel motore ma riempi il serbatoio di adrenalina pura e non vedi l'ora di tornare in gara. Ho finito in 1h 28m 02s, dopo essere partito con pettorale numero 3344 sono arrivato 417° assoluto.