La mezza di cirie

Dopo essemi iscritto mi sono messo in contatto con Arrotini Corradini, l'organizzatore della gara, e quando gli ho detto che correvo a piedi nudi, lui non riusciva a crederci, così ci siamo dati appuntamento al ritiro pettorale per presentarci. Arrivati alla gara, poco prima della partenza, lo speaker parla di me e questo mi carica molto. Ma ecco lo sparo, si parte: vado molto forte e tengo una media 4,10 minuti al kilometro per circa metà gara. Durante il percorso incontro tantissimi atleti che ad aprile hanno partecipatoo alla maratona di Torino e che mi riconoscono. Tra il quinto e l'ottavo km faccio un po' di fatica perchè l'asfalto è sporco, molto vecchio, pieno di crepe. A metà gara passo davanti allo speaker che sta nuovamente parlando di me: urlo per essere incitato dalla folla che risponde applaudendo e ricomincio il giro. Inizio ad essere affaticato perchè ho tirato molto e sono costretto a rallentare la marcia. Giunto al 16° km vado in crisi, sono assetato ma non so dove trovare dell'acqua perchè ho appena passato l'ultimo rifornimento. Inizio a chiedere alla gente che ci guardava, ma nessuno riesce ad aiutarmi, nemmeno la protezione civile. Questo situazione mi penalizza molto: arrivo addirittura ad un distributore automatico di latte fresco, mi fermo ma essendo senza soldi riparto a mani vuote. Finalmente al 19à° km un ciclista mi fa bere. Dopo poco raggiungo l'arrivo, ma ho patito molto, sono sofferente e affaticato. Concludo in 1.41.10 h.