Riepilogo
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LA VENTUNO DEL CIMA
Sono le 20:00 di sabato, arrivo a Conegliano (TV), cerco l’albergo e dopo una chiamata con gli organizzatori della gara che comunicava il mio arrivo mi dissero che la mattina dopo sarei dovuto andare a ritirare il pettorale, quando all'interno dell’albergo mi avvisano che sono già preparati in camera (bellissima sorpresa che mi vantaggia per la mattina). Esco in paese in cerca di un ristorante e le persone del posto me ne suggeriscono uno dove mangiare casareccio. Mangiando conosco e comunico con tutte le persone presenti, fin quando alla fine ci troviamo a bere tutti ma proprio tutti insieme, creando un contesto unico,amichevole,divertente e piacevolissimo. Ecco la domenica, scendo a fare colazione e incontro la top runner del giorno Josephine Wangoi (keniana) che mi disse di avermi visto a dicembre nell'ultima maratona 2012 di Pisa notando alla partenza il mio modo di correre a piedi nudi e commentandolo con la sua amica. Lei sposata con un italiano e due figli ci facciamo una lunga chiacchierata raccontandoci molte cose con tema sportivo. Arriva anche Francesco Piccin l’organizzatore e ci presentiamo, ma tra i nomi noti di oggi arriva alla colazione anche la paralimpica medaglia di Bronzo di Londra 2012 nei 1500 metri Annalisa Minetti, nonché cantante vincitrice di Sanremo. Eccoci alla gara a 5 minuti dallo sparo lo speaker mi cerca per delle domande al microfono. Si parte, moltissimi sono gli atleti che mi salutano, elogiano, ammirano e ancora una volta confermo il mio piacere nel correre in territorio nord-est o triveneto che si voglia dire. (le persone qui a diversità di altre zone nordiche sono molto accoglienti). Arrivato a metà gara mi accorgo di avere un passo da record personale, quando al 16^ km circa iniziano i due km di sterrato con ghiaia di genere spezzata con le punte aguzze, fatico moltissimo, anche se a lato c’è dell’erba. Ho perso molto terreno, infatti, molti mi superano ma riesco comunque terminare. All'arrivo tanto pubblico appoggiato sulle transenne di contenimento che al mio passaggio alzando le braccia e urlando in cerca del loro sostegno morale, “impazziscono” nell'applaudirmi e incitarmi. Una lunga intervista finale rivolta verso di loro condotta dallo speaker che mi chiede le sensazioni della gara. Ho anche la possibilità di conoscere Salima Barzanti la giornalista che da giorni comunicavamo telefonicamente per l’aspetto mediatico, ora spalleggiata da un cameraman mi intervista. Concludo questo mio nuovo numero sportivo avendo raggiunto le 30 mezze maratone sempre e rigorosamente a piedi nudi, ricordando i due anziani che parlando rammentavano i loro ricordi giovanili di quando camminavano senza scarpe,mi fecero ridere moltissimo quando secondo loro nemmeno le spine si conficcavano nei piedi (avranno esagerato un po’ presi dall'idea di immaginazione?).