FRANCESCO ARONE

Arrivato con il treno a Venezia Mestre mi accorgo che devo ancora fare della strada per arrivare a Ceggia, ma Ergas il presidente della società "Aggredire" e organizzatore della gara mi dice di non preoccuparmi che qualcuno verrà immediatamente a prendermi e portarmi a destinazione. Tutto vero fin qua, infatti, ancora una volta mi accorgo della grande disponibilità, educazione e importanza che "quelli del Triveneto" offrono nei miei confronti (quando vengo a correre in queste zone devo abituarmi a farlo ad occhi chiusi).

In partenza alle 05.30 per Biella, sbagliando più volte strada riesco ad arrivare al santuario di Graglia. ottima l'accoglienza di un organizzatore che mi riconosce a distanza. Ma ecco la partenza con i primi km in salita, poi una parte di discesa, ma la maggior parte sale, tanto che nei quasi 20 km di gara il dislivello è di 400 metri. Una gara nella gara perchè con la terza donna è un superare alternato, quando verso l'ultima parte, la convinco emotivamente a tentare di prendersi la seconda piazza, visto che da qualche km la vediamo sempre più vicina.

Eccoci a Pancalieri, possiamo dire che corro quasi in casa, questo paese è a circa 6 km da dove vivo. Il mio amico Enzo Graglia si occupa dell’organizzazione, tra l’altro la cosa fondamentale da ricordare e apprezzare che le iscrizioni sono gratuite. Si parte per i tre giri del paese, già dal primo giro vorrei ritirarmi, ma so bene che se attendo la crisi svanisce da sola, ma ad aiutarmi ci pensa Giancarlo Racca, le sue incitazioni mi sono sempre di grande aiuto perché per me è un punto di riferimento sportivo molto eccellente, riesce con le parole e i gesti darmi tanta sicurezza.

Il mio amico Marco De Gregorio di Pietra Ligure che ho conosciuto di recente della gara di Montabone ad Asti è stato l’autore della mia presenza a Finale ligure per questa 6,6 km circa. E’ sempre bello correre lungo mare e con i suoi 3 giri non si smentisce. Riesco a condurre ritmo gara a 3:45 minuti al km. Sono contento perché nel primo giro sono stato superato da Antonio, l’uomo che a Montabone nel finale l’ho superato in volata e anche questa con un vantaggio superiore sono riuscito a fare meglio.

L’accoglienza che mi riservano i Calabresi è ormai un ritornello che non annoia mai, poi Miletomarathon con il suo “primo cittadino” Salvatore Auddino che fa le cose in grande. Appena entrato in paese sentivo già tamburi e i giganti girare per le vie del paese ad aprire le porte a questa manifestazione sportiva. Ecco il pre gara con una lunga presentazione degli atleti principi, condotta dal conosciutissimo Ludovico Nerli Ballati. Inizio gara senza sparo, ma con il conto alla rovescia.

Ormai dopo il lavoro mi reco subito alle gare serali, appena arrivato incontro Beppe Audinino, l'organizzatore che voleva che partecipassi. tutto pronto per questa gara di quasi 6 km che prevede 3 giri. Buona l'idea di 2 docce costruite artigianalmente per rinfrescarsi. Ecco il via dato dal solito speaker/fotografo di Vigone. oggi mi sono scaldato in modo tecnico con i suggerimenti di un esperto come Graglia Enzo. Al primo giro inizio a conoscere il percorso tutto pianeggiante e asfaltato (non male per me che corro a piedi nudi).

Arrivo presto al parco del Valentino e vado al gazebo per l’iscrizione, dopo aver esternato con voce amichevole il mio pensiero sulla cifra elevata. Comunque dopo la stanchezza cerco una panchina per riposare e recuperare le nove ore di cantiere. Eccoci alla partenza e il commentatore mi nota commentando la mia corsa a piedi nudi, sento lo sparo e mi accorgo di essere più lento rispetto le ultime volte, anche lo sterrato che trovo in brevi tratti mi rallenta la media che comunque rimane ai 3:55 al km (pensavo peggio).

Dopo un giorno di lavoro in cantiere, faccio circa 90 km per correre una 9 km ad asti tra le piantagioni di vigneti. Arrivato a destinazione , faccio conoscenza con Mario l'organizzatore che avrò chiamato almeno 5 volte per le indicazioni della strada (molto disponibile). Dopo avermi favorito con i giudici per la mancanza di un documento, posso prendere parte alla gara. Ecco lo sparo e tra salite e discese concludo questo duro percorso di 9 km con la media di 3:56 al km. Un percorso mozzafiato immerso nella natura, un percorso che non annoia.

Dopo nove ore passate in cantiere parto subito per Baldissero Torinese arrivando quasi due ore in anticipo, così mi iscrivo e poi faccio un pisolino sul campo da calcio adiacente, ma essendo disturbato da bambini che giocano a pallone mi reco in macchina. Tutto pronto per i 6,5 km, si parte con il primo terzo di gara in discesa, poi tutto salita con qualche discesa che non fa la differenza. Concludo quelli che sono poi 7 km con la media dei 4 minuti al km.

Ho appena corso ieri a Caselle (TO), oggi è una distanza quasi uguale e per la prima volta corro una gara dietro l'altra, ma questa è dura considerando i 2 km di sterrato che devo affrontare a piedi nudi. Prima di partire visualizzo il percorso e sono tentato a correre con le scarpe ma e solo un'idea che presto passa in secondo piano. Ecco lo sparo e perdo qualche secondo perchè devo togliere ancora le scarpe, ma facendolo rapidamente recupero il tempo perso.