FRANCESCO ARONE

una 6 km in compagnia del mio amico Racca Giancarlo. Piove e l'estate non vuole ancora esplodere, ma ecco lo sparo e la gara inizia. Corro il primo giro nelle vicinanze dei primi, infatti Enzo Caporaso che con la bicicletta funge da apripista, mi invoglia in modo psicologico urlando il mio nome. Nel secondo giro riesco a superare il 5^ assoluto prendendomi la posizione, poi nel superarlo nasce un contesto di stupore da parte sua nel vedermi correre a piedi nudi, tanto che con amicizia sportiva ci salutiamo battendo un cinque con le mani.

La mia prima gara ad ore, sei ore dove vorrei almeno percorrere 60 km. Parto come quasi sempre con un passo veloce forse pensando di stare con un mio amico di allenamenti Giancarlo Racca con prestazioni quasi similari, ma ne pagherò le conseguenze, tanto che a metà gara incomincio ad avere le cosce dure e in acido lattico, cosa che potrei risolvere con banane se ce ne fossero.

Appena arrivato al parco Ruffini di Torino, La Pupetta moglie di Paolo amici di Roma, come promesso in precedenza mi consegnano un regalo per me molto importante: una bellissima poesia che potete leggere nella sezione foto. Eccoci al dunque, sento lo sparo e si parte, i primi giri li corro a sensazione perché erroneamente ho impostato male il mio orologio GPS tanto che impiego 3 giri per sistemarlo e poter condurre l’andatura che mi ero prefissato.