Riepilogo
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17.03.2013
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Mezza Maratona di Vigevano "Scarpa d'oro"
Eccoci a Vigevano e oggi corro con il pettorale n.3, oltretutto e anche la mia 33^ mezza maratona. L’organizzazione mi riserva un trattamento da Top Runner, che vuol dire partenza in prima fila e “box” di riscaldamento a parte. All'ingresso nello stadio una signora mi ferma menzionando la gara dello scorso agosto a Mileto (V.V.) dove mi aveva visto. Ecco lo sparo e sono ancora ossessionato dall'idea di fare il record personale, ma qua le difficoltà non mancano, considerando il molto sterrato, porfido e le lose di pietra che fanno scivolare molto perché piove. Nel primo quarto di gara riesco a tenere un passo veloce che mi da la giusta convinzione e tenacia nel tentare all'obbiettivo, anche se già nelle ultime edizioni una volta mi sono fermato per dissenteria,un’altra il tracciato era più corto ecc.. Arrivato a metà gara controllando il cronometro satellitare, ho acquisito 250 metri di vantaggio, ma la cosa che meraviglia anche me stesso e la tale concentrazione e convinzione non mi fa sentire nessun dolore sullo sterrato o quando calpesto pietre sotto la pianta del piede. Verso l’11 km incontro un certo Salvatore che nel superarlo facciamo amicizia e lo nomino “primavera” perché nonostante la pioggia e neve lui indossava una maglia tecnica smanicata. Correndo fianco a fianco si rende conto che sono scalzo e menziona lo speaker dicendo che aveva sentito parlare di me e non gli sembrava possibile una certa cosa, fin quando vedendomi non crede ai suoi occhi. Riesco a dargli la carica emotiva per riprendersi dalla crisi che stava passando ( succede spesso che le persone che passano delle crisi sportive in gara, nel vedermi riacquistano fiducia e convinzioni). Ecco l’ultimo km quando una persona adulta (circa 55/60 anni) mi supera e lo prendo come riferimento e movente per allungare il passo, infatti, tra gli alternati superamenti che avvengono riesco ad averla alla meglio (nel testa a testa o sempre vinto). Concludo questa mia 33^ mezza maratona con il tempo di 1:27:20, ovvero una media dei 4:08 al km facendo il tanto atteso record personale, devo anche dare merito agli allenamenti specifici che ultimamente ho svolto nella piscina di Carignano, il paese dove vivo e che mi hanno fatto passare il dolore al ginocchio grazie ai suggerimenti di qualche assistente. Sono molto felice anche perché gli addetti stampa mi riservano molte interviste e foto; ottima anche l’organizzazione che dopo tanto freddo, pioggia e un po’ di neve ci riserva vino, riso e tanto altro da mangiare, oltre a spogliatoi e docce calde.