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Pisa Marathon
Il viaggio per Pisa è con mio Padre, con l’occasione andiamo a trovare i parenti che si trovano a Villa di Baggio a Pistoia. Eccoci in aeroporto a ritirare i documenti gara e alla consegna una ragazza dimostra interesse sul mio modo di correre a piedi nudi, infatti, domani non vedrà l’ora di potermi vedere. Ma ecco domenica mi alzo presto e mi ritrovo alla partenza per i preparativi alla partenza; quando lo speaker si accorge del mio arrivo nota i calzini e commenta l’episodio al microfono. Incontro piacevolmente Lisa Magnago di Roma e Fabio di Lecco (entrambi parteciparono 7 giorni prima alla maratona di Reggio nell'Emilia). Ecco lo sparo si parte con una bellissima giornata considerando la stagione. Dopo il primo quarto di gara incontro un amico di Facebook Marcello Spreafico che conducendo un passo molto superiore del mio gli chiesi se corresse la mezza maratona, invece mi rispose che svolgeva la 42km; un altro invece poco dopo mi diceva di avere qualcosa in comune con me e poi nella presentazione lui dice di chiamarsi “Scalzo”: ahahah! Questo percorso ha un itinerario mozzafiato soprattutto quando per qualche km entriamo in una strada costeggiata ai lati da alberi che si chiudono verso l’alto e toccandosi; racconto ad un podista che mi faceva venire in mente le strade di Miami in Florida. Arrivato a meta gara ci sosteniamo emotivamente con un ragazzo fino al 25^km quando lui decide di fermarsi. Questa gara riserva anche la bellezza di correre lungo mare, quando incontro una ragazza dal viso già conosciuto in altre manifestazioni sportive, lei avanti a me fin ora si trova ad affrontare delle crisi e per aiutarla la incoraggio a correre insieme fino al 28^km e chiacchierando scopro che è di Torino. Superato dai pace Maker delle 3h 15m rallento il passo perché la fatica inizia a sentirsi ma facendo dialogo interno so bene che l’importante e non fermarsi. Arrivato al 38^km incontro Fabio di Lecco che mi supera lentamente, raccontandomi che oggi è in crisi (infatti, lui è un maratoneta da 3h 05m circa). Al 40^km incontro un podista che nel vedermi inizia ad urlare a squarciagola verso il pubblico indicando con le mani i miei piedi: “E’ scalzo”, “E’ unico” e cose del genere, dandomi il motivo e il supporto necessario per arrivare fino in fondo. Negli ultimi metri incontro il pattinatore che a inizio gara mi disse “Tu sei il numero uno” e io gli risposi scherzosamente che ero il numero nove mostrandogli in pettorale, infatti, mi chiamo dicendo ” Ciao numero nove” (episodio che mi fece ridere). Ecco entrare in Piazza dei Miracoli e concludo l’arrivo della mia 31^maratona salutando il pubblico con le mie solite urla e alzata di braccia.