Maratona di Santantonio

Maratona di Sant’Antonio, Padova, sono in compagnia di Pasquale Donnarumma (amico) e Mirela (amica) che mi accompagneranno alla Gara. Sono appena arrivato a Padova entro nello stand a ritirare il pettorale e incominciano già le belle sorprese perché noto di avere il pettorale numero 100 (grazie mille agli organizzatori). Ecco il giorno della gara, parto in prima fila con i Top Runner e tutti notato sbalorditi il fatto che corro a piedi nudi. Ecco lo sparo si parte la giornata è anche troppo bella infatti dopo il 13^ km abbandono l’idea di fare un record personale perché fa troppo caldo. Molti come sempre, mi elogiano e ammirano, ma non dimentico quelli che mi dicono : ma te ci sei sempre dappertutto, oppure qualcuno molto attento mi dice di non avermi più visto da qualche mese e cosi gli racconto l’incidente dell’11 gennaio che mi obbligò ad un fermo. La gente che guarda e moltissima, non smette di applaudire ed incitarti, infatti arrivato a metà gara passo in un paese (non ricordo il nome) pienissimo di gente e come sempre urlando e alzando le braccia gli chiedo aiuto morale e loro rispondono entusiasti e increduli per la mia impresa a piedi nudi, anche lo spicker commenta raccontando alcune cose di me. Forte l’emozione di correre a fianco per una centinaia di metri con Gianni Morandi. Arrivato a ¾ di gara incontro uno che mi dice data e gara di quando corremmo a Venezia e io mi ricordai di lui. Il caldo adesso si fa sentire, infatti il servizio scopa riempie i furgoni di persone che si ritirano, anch’io al 37^ decido di ritirarmi, solo che a pensare che molti aspettano il mio arrivo non posso farlo e sapere che i miei accompagnatori tifano per me continuo fino a quando la crisi passa definitivamente. Non posso dimenticare nemmeno l’aiuto della parola “aggredire” che trovo sul retro delle magliette di qualche podista. Gli ultimi 2 km sono terrificanti perché il porfido (san pietrini) mi fa veramente male, un corridore mi assiste moralmente dicendo di non mollare che manca sempre meno all’arrivo. Ecco che riesco a concludere in 4 ore e sono contento pensando ai tantissimi ritirati per il caldo (25 gradi), poi grande emozione essere intervistato davanti al pubblico Padovano.